Descrizione
Seguendo le impronte dei bulgari di Alzek
L’8 e il 9 aprile un gruppo di 80 bambini e genitori della scuola bulgara "Assen e Ilia Peikov” di Roma/Nettuno sono stati ospiti di Celle di Bulgheria. La zona è conosciuta per il fatto che nel VII° secolo un gruppo di bulgari guidati da khan Alzek si stabilirono nella valle della montagna che oggi viene chiamata Bulgheria.
Il gruppo bulgaro è stato accolto con uno straordionario calore e cordialità come vuole l’antica tradizione bulgara con pane e miele. I bambini di Celle di Bulgheria hanno accolto gli ospiti in bulgaro, perchè da alcuni mesi nella scuola italiana è stata introdotta la lingua bulgara nella prima e nella quinta classe.
Il merito è del sindaco di Celle di Bulgheria – Gino Marotta, che oltre essere molto attivo merita il titolo che gli ospiti gli hanno conferito e cioè “Sindaco di tutti bulgari in Italia”. Il suo ruolo nel diffondere la storia antica e la ricostruzione del filo interrotto 14 secoli fa merita la nostra riconoscenza.
Dalla presentazione del dott. Pasquale Carelli gli ospiti hanno scoperto che il sangue bulgaro scorre non solo nelle terre di Celle di Bulgheria, ma anche in altre località italiane come Sepino, Boiano, Isernia, Bulgaro, Bulgarograsso, Bolgheri, Bulgaria, Bulgarnò.
Le due giornate molto intense sono state organizzate dalla consigliera Antonella Iaculano e dall’insegnante di bulgaro Diana Erinkova. I bambini della scuola italiana e di quella bulgara hanno preparato uno spettacolo e si sono scambiati dei doni. Per il sindaco di Celle di Bulgheria è stata preparata una copia della rosetta di Pliska, che rappresenta il vecchio calendario dei proto-bulgari con lo stemma della dinastia dei Dulo. La rosetta è stata realizzata da Maya Hristova, mamma di due bambine della scuola bulgara.
Gli ospiti hanno poi reso omaggio al monumento di Alzek, inaugurato lo scorso 7 giugno in presenza dei due ambasciatori bulgari in Italia e presso la Santa Sede.
Il gruppo bulgaro ha alloggiato sulla riva della splendida Marina di Camerota e nel giorno della partenza hanno visitato una delle grotte preistoriche più importanti d’Europa del periodo paleolitico.
I bulgari sono rimasti affascinati non solo della straordinaria accoglienza, ma anche dalla eccezionale cucina e natura, che sono stati parte inseparabile dell’emozione vissuta.
Gli insegnanti della scuola bulgara “Assen e Ilia Peikov” si augurano che escursioni a Celle di Bulgheria diventino una tradizione non solo per la scuola, ma anche per tutti i bulgari che vivono in Italia. Speriamo che gli itinerari turistici nel Bel Paese portino più spesso i turisti bulgari a Celle di Bulgheria per non dimenticare la storia, perchè la memoria è quella che dà forza e coraggio, stimolo ed impulso per un mondo migliore.
(Radio Vaticana - Veneta Nenkova)
Il link originale in lingua bulgara: